Calcola il tuo rischio cardiovascolare
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Livello di rischio a 10 anni
Rischio MCV | VI |   > 30% | |
Rischio MCV | V |   20% - 30% | |
Rischio MCV | IV |   15% - 20% | |
Rischio MCV | III |   10% - 15% | |
Rischio MCV | II |   5% - 10% | |
Rischio MCV | I |   < 5% |
Punteggio individuale
Utilizzando il calcolatore di rischio cardiovascolare è possibile determinare il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare, come ictus o infarto del miocardio, nei prossimi 10 anni in un individuo asintomatico.
Sono 8 i parametri che vengono presi in considerazione e che devono essere inseriti nei vari campi del calcolatore: sesso, età, pressione sistolica, abitudine al fumo, colesterolemia totale, diabete, HDL-colesterolemia e ipertensione.
Rispetto alle carte di rischio vascolare, il punteggio individuale dato dal calcolatore di rischio è più preciso in quanto:
- nell’ultimo si considerano due fattori di rischio in più, come l’HDL-colesterolemia e l’ipertensione, che permettono di ottenere risultati più precisi;
- la fascia di età presa in considerazione, in quanto il calcolo del punteggio individuale si rivolge ad una fascia di età compresa tra 35 e 69 anni. Mentre per la carta di rischio la fascia è tra 49 e 69 anni.
E' importante sottolineare che il calcolo del punteggio individuale va elaborato seguendo delle regole ben precise:
- deve essere un medico specializzato a svilupparlo;
- il risultato del calcolo sarà valido se per individuare i fattori di rischio verrà utilizzato il metodo standard;
può essere considerato attendibile solo se effettuato su soggetti, sia uomini che donne, che non hanno avuto precedenti eventi cardiovascolari con un'età compresa fra 35 e 69 anni; - nelle donne in gravidanza non è affidabile;
- il calcolo del punteggio individuale non può essere applicato con la presenza di valori particolarmente alti come: valori di pressione sistolica maggiori di 200 mmHg o minori di 90 mmHg; il valore di colesterolemia totale maggiore di 320 mg/dl o inferiore a 130 mg/dl; un valore di HDL-colesterolemia minore di 20 mg/dl o maggiore di 100 mg/dl.
Per ottenere un indice di rischio cardiovascolare attendibile, i dati relativi gli esami di glicemia e colesterolemia devono essere il più recenti possibile, devono risalire a non più di 3 mesi.
Nel caso di persone con rischio uguale o superiore a 20% è consigliato effettuare il calcolo del rischio cardiovascolare ogni 6 mesi, per chi ha un rischio inferiore al 3% ogni 5 anni.